Beer Hunters

…Dio salvi la birra!

A cena con le birre tedesche …italiane!

Il nostro appuntamento mensile con le degustazioni di birre ci ha portato, ieri sera, ad un simpatico “controsenso”. Come da titolo, la cena era incentrata su quelle che “dovevano essere” birre tedesche, ma si sono rivelate essere birre prodotte da un birrificio campano (per la precisione di Pagani) sulla falsa riga delle pluripremiate tipologie tedesche.
Fondamentalmente nulla in contrario, anzi, nella situazione in cui ci troviamo oggi, poter avere prodotti a km 0 di certo non guasta, ed il discorso vale anche per il birrificio Kasperl Brau.
Il menù si articolava su 4 piatti: un antipasto, un primo, un secondo ed un dolce, tutti accompagnati da una diversa birra, diversa sia nel gusto che nella tipologia. Abbiamo infatti avuto il piacere di degustare una Weizen, una Doppel Bock ed una particolarissima Dunkel Affumicata.

La prima portata, l’antipasto, era un ottimo gateau di patate al profumo di crostacei e aneto, accompagnato dalla Weizen, una birra di frumento dal colore chiaro, con un’ottima schiuma (fine, compatta e persistente) ed un interessante odore di banana, un pò come tutte le Weizen. Non particolarmente limpida, ma quasi velata, si è dimostrata una discreta birra, con un ottimo sapore ma poco frizzante, perdendosi però sul finale, dove risultava un pò lenta e priva di sapori.

Il primo, una pasta mista lupini e patate, era servita insieme ad una Doppel Bock, birra chiara doppio malto, bassa fermentazione, che si ispira un pò alle birre belghe per quanto riguarda il colore ambrato. Anche questa è una birra discreta, come la Weizen è poco frizzante e denota la prevalenza dolciastra di un solo sapore, il quale persiste per molto tempo in gola. Se l’occhio vuole la sua parte questa birra non delude, il colore è interessante ed un pò velato con un ottimo cappello di schiuma.

Il secondo, una deliziosa scamorza del Terminio con funghi porcini in foglia di castagna, era accompagnata da una Dunkel Affumicata. Decisamente la birra più particolare, e che ha colpito di più, di tutta la serata.
Premettendo che non sono un estimatore delle Dunkel, il quale sapore mi lascia sempre un pò perplesso, ho avuto qualche difficoltà nel degustare questa birra.
Quello che colpisce da subito è il forte odore di affumicato, ottenuto, appunto, affumicando il malto con tre diversi tipi di legno, tra cui spicca quello di ulivo. Lo stesso sapore si avverte in gola, l’affumicato avvolge la bocca e lascia un retrogusto molto particolare, difficile da apprezzare. E’ una birra molto scura, poco frizzante ma dal corpo interessante. Nota di demerito, si perde un pò nel finale, rischiando di risultare un pò pesante, soprattutto per il forte sapore, e non permettendo di gustarne un abbondante bicchiere.

Il dolce, una caprese al limone, non era accompagnata da nessuna birra, ma per giustizia ci sono stati offerti una diversa scelta tra amari e passiti.

Un doveroso ringraziamento va al Ristorante Modo di Pontecagnano, che, grazie alle sue serate, ci permette di scoprire ed approfondire sempre di più l’interessante mondo delle birre.
Voto complessivo per le birre: 6. La sufficienza, per il birrificio Kasperl Brau, è ben meritata ma, come molte birre artigianali italiane, si perdono sul finale o sono troppo sbilanciate sui sapori, un modo questo, per cercare di distinguersi, forse, nel labirintico mondo delle birre artigianali.

Recensione a cura di: Silvio Carnicelli

1 commento»

  Ciro BH wrote @

Allora….le birre non mi hanno detto più di tanto, alcune erano servite troppo fredde e non si sentiva nulla, la prima sembrava un succo alla banana di basso “lignaggio” la seconda sapeva di uva rancida e l’ ultima era troppo fredda e si sentiva solo l’affumicato……… -.-” e cosa più grava..NON ERANO TEDESCHE!!! Fortuna che il cibo era buono e ti faceva gustare anche le birre…


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